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Piano Operativo di Sicurezza - POS

 

Che cos'è il POS o Piano Operativo Sicurezza ?

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento fondamentale che ogni datore di lavoro è tenuto a redigere per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori all'interno dei cantieri, sia essi temporanei o mobili. Il POS contiene tutte le informazioni necessarie sulle misure di prevenzione e protezione da adottare per ridurre al minimo il rischio di infortuni e malattie professionali. In sostanza, rappresenta una sorta di "carta d'identità" della sicurezza di un cantiere.

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Quando si deve fare il POS?

Il POS è obbligatorio per tutte le imprese, comprese quelle in subappalto, che operano all'interno di cantieri. Ogni cantiere, indipendentemente dalle sue dimensioni o dalla durata dei lavori, deve essere dotato di un POS specifico.

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Quando non si deve fare il POS?

Non è obbligatorio redigere un POS quando l'attività da svolgere non si configura come cantiere temporaneo o mobile (ex art. 96 del D. lgs 81/2008)

Nello specifico il POS non è obbligatorio per:

  • i Lavoratori Autonomi, in quanto categoria che esercita la propria attività in modo autonomo senza subordinazione alcuna, in quanto non rientrano nelle disposizioni dell'articolo 17 comma 1 lettera a

  • le imprese pubbliche o in caso di appalto pubblico in presenza di unica impresa.

Chi deve redigere il Piano Operativo di Sicurezza

Il compito di redigere il POS spetta al datore di lavoro dell'impresa esecutrice. È fondamentale che il POS sia redatto prima dell'inizio dei lavori e che sia aggiornato costantemente in base alle eventuali modifiche alle lavorazioni o alle condizioni del cantiere.

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Chi deve firmare il POS?

Come per il DVR deve firmarlo il Datore di Lavoro

Quali sono le fasi di presentazione del POS 

Le fasi di presentazione sono 3 e si distinguono in base ai soggetti coinvolti:

  1. per il committente: che deve trasmettere il piano operativo di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l’esecuzione dei lavori. Prima dell'inizio lavoro deve trasmettere il PSC alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi;

  2. per le ditte esecutrici: il datore di lavoro deve consegnare il piano operativo all’impresa affidataria e al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE) almeno 15 giorni prima dell’inizio lavori. Il Coordinatore dei lavori deve verificare l’idoneità del documento e, se lo accetta, si occupa di mettere in atto quanto previsto dal documento;

  3. per le ditte subappaltatrici: il datore di lavoro dell’impresa affidataria consegna il documento al titolare dell’impresa che subappalta, almeno 30 giorni prima dell’ingresso in cantiere. A questo punto è compito del titolare dell'impresa che subappalta rivolgersi al Coordinatore per l’esecuzione.

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Che differenza c'è tra POS e PSC?

La differenza tra il Piano Operativo di Sicurezza ed il Piano di Sicurezza e Coordinamento è questa:

  •  il POS è richiesto a qualsiasi impresa che voglia aprire un cantiere di lavoro;

  •  il PSC è richiesto quando un’unica azienda affidataria si avvale di altre imprese per l’esecuzione dei lavori (e, comunque, ha una presenza di lavoratori per giorno di lavoro superiore a 200) oppure quando nei cantieri sono presenti più imprese che lavorano insieme (sia per lavori pubblici che privati).

È da sottolineare però un aspetto importante che differenzia il piano operativo di sicurezza POS dal piano di sicurezza e coordinamento. Il PSC, al contrario del POS, presta una particolare attenzione ai rischi che non derivano direttamente dalle attività svolte, come la presenza di linee aeree o condutture sotterranee o di veicoli circolanti nell’area di cantiere. Sicuramente ambedue devono però contenere al loro interno la valutazione dei rischi.

Inoltre, se da un lato POS e PSC oltre alla descrizione dell'attività di cantiere devono contenere entrambi la valutazione dei rischi e le misure preventive e protettive di miglioramento della sicurezza sul lavoro

 

Quali sono le sanzioni per la mancata redazione del POS?

Per mancata o incompleta elaborazione del POS, il datore di lavoro rischia una pena detentiva fino a 8 mesi e una sanzione da 3.000€ a 15.000€, e la trasformazione dei contratti aziendali in tempo indeterminato

 

Quali sono le sanzioni per la mancata redazione del PSC?

Per le inadempienze o le irregolarità del PSC, tutte le figure coinvolte dal committente, al responsabile dei lavori fino ai coordinatori, rischiano l’arresto da 3 a 6 mesi e un’ammenda che può andare da 2.500€ a 12.000€ a seconda dell’entità.

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Hai bisogno di un POS?

​Grazie alla nostra esperienza nel campo della sicurezza sul lavoro, offriamo assistenza specializzata ad aziende ed enti pubblici per la redazione del Piano Operativo di Sicurezza e per la scelta delle strategie più adeguate alle specifiche caratteristiche del luogo di lavoro e ai rischi connessi alle attività svolte. Forniamo assistenza per la redazione del POS per aziende e cantieri operanti nelle zone di Torino, Collegno, Grugliasco, Venaria Reale, Druento e Rivoli.

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